NEWSICILY

Come libero fruitore del web mi permetto di recensire sul mio blog, non solo i libri personali che possiedo ma anche blog e portali d’informazione che comunemente frequento ed è proprio con questo portale fresco e giovane di NewSicily.it che vorrei iniziare ad aprire questa nuova categoria di articoli.

Senza alcun dubbio questo portale d’informazione è certamente una novità nel panorama informativo del nostro tempo e in particolare per la nostra martoriata Sicilia colonia italiana. Nella mission dichiarata vi è l’intenzione portante e primaria di dare voce alle startup siciliane, basta scorrere le pagine del portale d’informazione e la relativa pagina fan su FB per imbattersi in questo testo cosi chiaro e lineare che voglio riportare e che fa comprendere come il prodotto sul web sia davvero originale.

NewSicily.it è un Portale di Informazione dedicato alle Startup Siciliane. Sul sito, on line dalla fine di maggio del 2021, si possono trovare notizie riguardanti il mondo dell’economia e dell’impresa giovanile. Il portale è diviso in sezioni: cultura e società, economia, energia ed ambiente, salute e benessere, scienza e tecnologia.Un luogo virtuale in cui potere raccontare storie di successi, di sogni da realizzare, di voglia di fare la differenza, da parte del lato migliore della Sicilia: ecco cosa è NewSicily.NewSicily nasce con l’obiettivo di fare comunicazione in un’ottica ottimista e fiduciosa per il rilancio dell’economia siciliana, duramente colpita dalla crisi pandemica attuale.Con il portale NewSicily.it, si intende dare un umile contributo per far superare una difficile fase di incertezza, per far guardare lontano, con una visione più ottimistica.NewSicily.it si propone, inoltre, di diventare un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano avviare una startup, fornendo indicazioni utili e spunti di riflessione, che possono servire come base d’ispirazione per dare vita alle proprie idee.

Questo il link per raggiungere il portale www.newsicyli.it e questo per raggiungere la pagina Fan su FB (CLICCA QUI)

Non ultimo mi permetto di segnalare uno dei più attivi scrittori di questo portale d’informazione il giornalista Gabriele Vernengo sempre attento e preciso nelle sue interviste e/o denunce di disservizi.

Il passaggio da SORCI a topi – “siamo tutti carne da macello.”

Un tempo qualcuno chiamo’ con disprezzo SORCI i novax, quella categoria di PERSONE in realtà UMANE che hanno fatto una LIBERA SCELTA, cittadini di ogni ceto sociale che per libera convinzione non hanno voluto credere alla narrativa pandemica cosi come tanti governi al servizio delle oligarchie finanziarie propagandano. Ebbene oggi per carità non si fa riferimento a chi ricevendo il borbandamento mediatico è diventato di più un estremista vax o sivax o provax che di vax proprio non c’è nulla, infatti è ormai fin troppo chiaro a tutti che si tratta di un siero genico sperimentale, anche troppo sperimentale… Ma dicevo oggi girovagando per il web su FaceBook trovo un testo che mi colpisce particolarmente, si trova sul diario di un mia Amica, persona gentile, mite, educata e di cultura e non posso che riportarlo qui sul mio blog. Il testo non dice nulla riferito ai vax o novax ma parla di altro, certamente però per chi è sensibile alla questione inoculazione di sieri sperimentali e alle discriminazioni ricevute dalle fabbriche di odio dei governi e dei suoi strumenti di propaganda dell’informazione può far riflettere.

dal diario di un Amica.

Il veleno ai topi un tempo lo si dava con effetto immediato , un topo lo assumeva e moriva all’istante..ma non essendo un animale stupido il topo vedendo morire il suo simile all’istante non ne assumeva più.. La formula nel veleno per topi così cambiò e adesso il veleno non fa più morire all’istante il topo bensì lo fa ammalare in modo che muoia in secondo tempo, in questo modo tutti gli altri topi sicuri che non sia successo nulla al loro simile assumono la sostanza inconsapevoli del danno a lungo termine..
Credo che la similitudine coi topi sia perfetta , in quanto il tempo darà le dovute risposte..

Lungi da me di voler incutere paura a chi mi legge, ormai anche io seppur con la prima dose di questo che per me è non è un vaccino ma un siero tossico, sto per entrare con la pistola puntata alla tempia nel club delle cavie umane sacrificate da chi venderebbe perfino i propri genitori al diavolo, pur di mantenere il potere assoluto. Mi sono dovuto preparare lungamente a tale evento, mi sembra di stare andando al patibolo, forse per chi con terrore e paura o con estrema leggerezza ha affrontato tale questione dando fiducia ai nostri carnefici, sicuramente potrà farsi qualche sana risata ed io sono felice per chi fa buon riso, almeno farà buon sangue. Purtroppo viviamo nell’italietta, una italietta che mentre scrivo questo pensiero si prepara con un parlamento esautorato da DPCM continui da due anni ad eleggere un presidente della repubblica. La sorte non voglia che venga eletto presidente della repubblica colui che da un altro ex presidente della repubblica, pubblicamente fu definito “un vile affarista”.

Ebbene si cari Amici da sorcio per odio e cattiveria umana e mi stava pure bene, mi preparo a diventare anche io come tanti, come la massa, topo da laboratorio sotto il vile ricatto di vili affaristi. Comunque non abbiate paura mi sono preparato dal punto di vista pscologico per affrontare il peggio, ho fatto testamento, ho fatto un assicurazione sulla vita a favore dei miei cari, ma sopratutto mi sono confessato e fatto benedire prima d’affrontare questa puntura luciferina. Cliccando il video di seguito condiviso dovrebbe partire esattamente al minuto 1.59.22, ai miei cari Amici che mi state leggendo abbiate il coraggio e la forza di ascoltarlo per almeno 5 minuti superando eventuali effetti collaterali che vi impediscono di ascoltarlo, è ciò che penso veramente detto dal Prof. Ugo Mattei.

Al minuto 1.59.22 ciò che penso veramente detto dal Prof. Ugo Mattei.

Storia Istituzionale e Politica della Sicilia

Un compendio

Tutte le recensioni che scrivo sul mio blog sono accompagnate da una foto personale che mi ritrae con in mano il libro oggetto della mia recensione, non intendo scrivere o pronunciarmi su alcuna opera se non in mio personale possesso.

Non certo per la stima che ho per il Professore Massimo Costa ma devo ammettere che ho delle difficoltà nel trovare le parole più adatte per elogiare il contenuto di quest’opera che nella sua completezza degli argomenti trattati, definirla straordinaria mi risulta troppo riduttivo.

Leggendo il libro non si può far a meno di notare sin da subito l’enorme sforzo e l’impegno profuso dall’autore che con estrema chiarezza di linguaggio accompagna il lettore in un viaggio meraviglioso nel tempo della meravigliosa Sicilia e del suo infaticabile popolo che sempre ha saputo generosamente dare, raggiungendo il più grande esempio ed espressione di democrazia con il più antico parlamento al mondo. Le nozioni contenute ci fanno profondamente riflettere, viene spontaneo pensare che per certi versi forse si stava molto meglio un tempo e che il vero degrado di queste terre e l’impoverimento progressivo del suo popolo sono dovute essenzialmente all’occupazione italiana ad opera dei Savoia per l’unità d’italia.

La Sicilia oserei dire che è proprio scolpita nel cuore dell’autore e non c’è modo migliore per conoscerla che leggere questo libro che mette in luce la sua importante storia che ha fatto scuola nel mondo, si percepisce e si respira grande passione e un’immensa voglia di divulgare quello che la Sicilia è stata e che può ritornare ad essere. 371 pagine scorrevoli da leggere che appassionano il lettore, l’edizione in mio possesso autografata con dedica è la versione con le immagini contenute a colori, diciamo che è la versione più lussuosa, ma ne esistono altre due versioni una più economica con le immagini in bianco e nero ed una in formato kindle acquistabili su Amazon.

Pregievole la grafica contenuta e curata dall’artista e attore Silvio Catalano.

Carnefici di Pino Aprile

Tutte le recensioni che scrivo sul mio blog sono accompagnate da una foto personale che mi ritrae con in mano il libro oggetto della mia recensione, non intendo scrivere o pronunciarmi su alcuna opera se non in mio personale possesso.

Carnefici” di Pino Aprile è senza alcun dubbio il più alto concentrato d’informazioni utile per una corretta rivisitazione storica dell’unificazione d’Italia ad opera dei Savoia. Un libro che personalmente ritengo rende carta straccia tanti libri di storia che ancora oggi vengono imposti nelle scuole italiane ai nostri giovani. L’apprendere che il più grande genocidio della storia dell’umanità è stato compiuto contro il popolo meridionale, crudeltà che mi sentirei di dire hanno ispirato il nazismo, lascia qualsiasi lettore basito e profondamente turbato.

Il capitolo che più mi ha toccato si trova a pagina 289 “La strage nascosta: la Sicilia” il tragico racconto di crudeltà di massacri e saccheggi ad opera dell’esercito sabaudo. Un libro che consiglio vivamente di avere nella propria biblioteca, in particolar modo a quanti si avvicinano al rifiorire del sentimento indipendentista della ancora viva nei cuori Nazione Siciliana occupata dallo stato italiano e trattata ancora oggi come colonia dai governatori imposti e fedeli dallo stato italiano.

464 pagine intense, che gridano giustizia, scritte con la passione e la preparazione lucida e attenta di questo validissimo giornalista e scrittore, carta di buona qualità, copertina robusta costo al pubblico € 19,50.

Non posso definirlo un capolavoro come “Terroni” dello stesso autore, ma certamente ci si avvicina molto.

Il perché di un passo indietro.

Nello studio di metodologie sofisticate di previsione numerica nel campo ludico come il gioco del lotto, molto spesso gli studiosi si trovano costretti a fare alcuni passi indietro, seguendo teorie non proprio matematiche o osservazioni molto approssimate spesso si cade nel solito inganno, ovvero quello di piegare la ragione alle nostre convinzioni trovando metodi funzionanti al 100% salvo poi scoprire che applicando la condizione non appena possibile per il gioco reale, essa non verrà soddisfatta e da un passato piegato per avere ragione costatiamo un presente totalmente sconfitto. Per chi ha l’antidoto a queste letture ed episodi di studio previsionale saprà che dovrà fare un passo o forse più di uno indietro, ritornando al punto dove la teoria, l’osservazione o il ragionamento funzionava anche con una percentuale di funzionamento relativamente più bassa riuscendo a strappare qualcosa alla lottomatica. Su meccanismi totalmente fuori da questa logica di funzionamento che piega la statistica a proprie convinzioni si colloca il makeruotismo, quella tecnica previsionale che prende il nome dal famoso programma MakeRuote3D creato dallo studioso e programmatore Giuseppe Marchese in arte Pinelot di nazionalità siciliana e naturalizzato italiano.

Perché questa introduzione? Perché un passo indietro non va fatto solo nello studio che non funziona e che ha fallito, ma va fatto anche nel quotidiano vivere. Iniziamo dal passo indietro più fondamentale “uscire dai social” o quanto meno ridurre profondamente la nostra presenza a volte costante e domandiamoci dove stavamo prima del passo sui social cosi come oggi li conosciamo. Prima stavamo sui FORUM, la gente di quel tempo profondamente più umana s’incontrava e si radunava nei FORUM, certamente erano luoghi d’informazione verticale e di approfondimento. Quando si aveva un problema si ricercava un forum competente nell’argomento, magari si arrivavano a seguire anche più forum legati ai propri interessi culturali, di certo è stato e lo è ancora una tecnologia intermedia più umana che consente di elaborare pensieri d’intrecciare conoscenze e rapporti più duraturi nel tempo, sono luoghi più seri, certamente più riflessivi e sopratutto senza le immense distrazioni dei social con le storie, le pubblicità, i suggerimenti di amicizia, i link sponsorizzati, una vera e propria valanga d’informazioni orizzontali che portano ad uno stress enorme e ci conducono a quella distrazione che piega la ragione alle statistiche volute da chi sui social fa un enorme business.

Chiarisco meglio il concetto del passo indietro, io non dico che sui social non bisogna starci, essi sono comunque una potenzialità, ma bisogna uscire da loro per creare le proprie strutture comunicative e di elaborazione di logiche e pensieri, una volta prodotto l’elaborato che sia un articolo, che sia uno studio, che sia un pensiero espresso in un forum verticale, o anche un blog personale, successivamente si può condividere l’elaborato sul social orizzontale, questo fa si che s’inneschi un esercizio quotidiano e virtuoso di tante persone che nel cliccare l’elaborato che lo ha incuriosito, uscendo anche per poco fuori dal social per leggere il contenuto, può giorno dopo giorno poter rimanere affascinato e incuriosito delle informazioni e della tematiche che sono presenti in quel luogo, fino al punto che ogni giorno è probabile che passi prima da un forum a salutare gli amici o a leggere il pensiero quotidiano di un blog anziché convergere immediatamente e in modo compulsivo sui social.

E’ almeno un tentativo da fare quello del passo indietro, un tentativo che può salvarci da un individualismo egocentrico e molto spesso malato, ho sempre sostenuto dal mio profilo di facebook giusto per parlare di social che il mondo potrebbe iniziare a cambiare se almeno una volta al giorno, tra le valanghe di frivolezze condivise e di foto selfie per ostentare la propria bellezza, ci fosse una sola condivisione di contenuti informativi e o di riflessioni. Cosi come recita quel detto che una mela al giorno toglie il medico di torno, cosi anche un contenuto verticale al giorno condiviso su un social orizzontale può togliere il male di un individualismo malato di torno, ed oggi c’è tanto bisogno di riuscire a ritornare umani, una umanità cancellata e incattivita nell’era pandemica, una umanità sempre più schiava o serva di politici che vorremmo fossero quelli di tanti passi e anni indietro.