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Siamo ormai ad un bivio in cui i servi ubbidienti e gli schiavi con la forza stanno per essere condotti tutti al patibolo.

E’ solamente una riflessione la mia, un pensiero a voce alta, che oggi prendiamone atto è difficile fare, districarsi sui social per raggirare la pre censura e ugualmente tentare di esprimere un proprio pensiero non è da tutti.

Sono e rimango un sognatore, uno di quelli che paradossalmente è convinto che il servo potrebbe fare un salto di qualità recuperando la dignità e diventando cosi uno schiavo, lo schiavo è questione di tempo prima o poi si ribella contro il tiranno.

Oggi i tirannismo e i tiranni del mondo sono chiare espressioni di un potere sovranazionale, oligarchie anglo americane, famiglie e gruppi di potentati che ormai si credono onnipotenti e che comandano a bacchetta i nostri governanti.

Oggi il governante votato dal popolo che viene raggirato costantemente da una informazione pilotata, è di fatto anche lui un servo. Possiamo quindi ben dire che esiste una kasta di servi benestanti che eseguono strisciando con la bava in bocca gli ordini impartiti.

Per mantenere questo stato di cose le armi che usano i tiranni sono le più antiche, la corruzione e il metterci l’uno contro l’altro, diffondendo paure e odio.. Comprendete bene che qualsiasi filosofia, religione o fede che ripudia l’odio e veicola il pensiero umano verso il trascendente e quindi verso una pace interiore, rappresenta un freno, un ostacolo che deve essere demolito e messo in crisi.

Bene qual’è stata la molla che una Domenica di buon mattino mi decido a scrivere questo pensiero? La riposta è racchiusa in questo video e nella didascalia inserita al video caricato su Youtube.

Prigionieri nel web, puoi dire solo quello che a loro gli aggrada, qui esula se una informazione è vera o non è vera, qui siamo nella pura semplicità di poter esprimere un pensiero. Ed allora se il pensiero è voluto da una élite bene!!! Schiere di scribacchini che si spacciano per giornalisti sono autorizzati a spargere odio e lo possono fare, tutti pronti a scrivere per diffondere il pensiero unico, “ha stato putin”, “dovete essere cavie altrimenti t’ammali, muori e fai morire”. Se invece un essere umano semplice che non ha contatti e non prende ordini dall’indemoniata élite e vuole semplicemente esprimere un pensiero libero, ecco che subito attuano una sorta di pre censura. Meno male che sono un Siciliano Libero

Di pinelot

2 pensiero su “Può il servo diventare schiavo?”
  1. Ti voglio bene Pino, anche se non ti conosco di persona, ci siamo parlati e leggo quasi sempre i tuoi post. Purtroppo sono anch’io un sognatore e come qualcuno ha scritto: non esiste castello sulla terra che non sia stato prima, castello in aria.
    Un abbraccio.

  2. Pensieri condivisibili. Lo schiavo, prima o poi, si ribella, a caro prezzo, e spesso non realizza il suo sogno di libertà, perché il potere ha mille e mille facce e si trasforma in ‘rivoluzionario’ che poi riporta le pecore al pastore con quello che ne consegue. Penso che il problema non sia soltanto la ribellione in sé ma il percorso interiore che lo porta a ribellarsi. Il più delle volte, la storia insegna, lo schiavo si ribella quando gli viene a mancare il minimo indispensabile per vivere che spesso è il ‘pane’. Uno schiavo nutrito non si ribella. Questo é l’errore che continua a portarci sempre nella condizione precedente, cioè di schiavo o servo. La vera rivoluzione umana si può ottenere soltanto con una forte crescita interiore, con un balzo in alto verso una visione dell’Umano che sia cosciente e superiore ai soli bisogni fisici. Questo salto però è quello più ostacolato in quanto sia le filosofie correnti che le religioni, composte per lo più da personaggi chinati al potere, diffondono teorie e falsi santi che indirizzano le coscienze, non a farsi domande, ma ad obbedire agli slogan ben costruiti. La libertà reale, secondo me, si può ottenerla soltanto con una dura e meticolosa osservazione di ciò e di chi noi siamo, cosa piuttosto complicata perché non ci permettono di avere il tempo di pensare a noi stessi. Siamo costretti a correre ogni santo giorno per poterci garantire ciò che ci serve e anche ciò che altri ci dicono che ci serve per poter sopravvivere in questo mondo fatto di ‘bisogni’ costruiti ad arte per confonderci e farci rimanere in uno stato di perenne bisogno. Non sappiamo più rinunciare alla montagna di inutilità che ci propinano e che ci obbligano anche ad accettare come indispensabili. Non sappiamo più distinguere ciò che ci serve da ciò che altri ci dicono che ci serve. E’ una dura lotta che si può vincere soltanto con un salto di qualità della nostra coscienza, e purtroppo, in molti, non sanno né cosa sia la Coscienza, né se la posseggono. Eppure, i sognatori, sanno che non c’è nessuna resa, sanno che comunque andrà, continueranno a navigare verso lidi di evoluzione che nessuno può fermare.

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